Olio essenziale di patchouli da agricoltura rigenerativa: la pratica della permacultura a Sumatra

L’inconfondibile fragranza del patchouli, dall’animo nostalgico e con note di terra, viene ampiamente utilizzata in profumeria e nell’aromaterapia, oltre che in alcuni dei prodotti Lush più amati di sempre. 

Il nostro patchouli proviene dall'Indonesia, dalle zone di Sumatra, Giava e Sulawesi. Sull’area dell’ecosistema di Leuser, a Sumatra, grava una seria minaccia. È l'unico posto al mondo in cui specie a rischio di estinzione come tigri, elefanti, rinoceronti e oranghi vivono insieme, e rischiamo che la sua ricca diversità naturale vada perduta.

Gayo Lues è uno dei principali centri di coltivazione per la produzione di oli essenziali in Indonesia, ed è qui che acquistiamo il nostro olio essenziale di patchouli scuro di Sumatra. I processi agricoli normalmente utilizzati sul territorio, però, danneggiano da molti anni la terra, la comunità e la biodiversità della foresta pluviale di Sumatra. Ogni stagione nuove sezioni dei parchi naturali vengono disboscate con la tecnica del taglia e brucia, rischiando che le fiamme raggiungano ulteriori aree protette di foresta e mettano in pericolo la fauna selvatica. Questa distruzione di habitat comporta infatti anche la perdita di corridoi faunistici, rendendo più difficile per gli animali spostarsi senza dover attraversare terreni coltivati. Di conseguenza, le specie protette come elefanti e oranghi sono ancora più esposte al rischio di bracconaggio.

Per avere la certezza che il nostro olio essenziale di patchouli scuro di Sumatra provenga direttamente da coltivazioni rigenerative gestite in modo responsabile, per quanto possibile, il nostro buying team lavora sul campo a Sumatra già da dieci anni a fianco dell’OIC (Orangutan Information Center), una delle organizzazioni benefiche partner di Lush. Nel 2015, Lush e l’OIC hanno inaugurato il GPC (Gayo Lues Permaculture Centre), una joint venture con l'obiettivo di favorire la rigenerazione dei terreni attraverso pratiche di permacultura e offrire diversi programmi di formazione sull'agricoltura consapevole e sostenibile.

È situato sui ripidissimi pendii del nord di Sumatra, dove la pendenza non favorisce affatto la rigenerazione del terreno agricolo. Le frane rappresentano infatti un pericolo costante e il soprassuolo ricco di nutrienti può scivolare via in qualunque momento, lasciandosi dietro un terreno poco fertile. Per questo motivo, nella ricerca di nuove aree da coltivare, ci si spinge spesso fino all’interno delle foreste protette.

Il GPC dimostra come la permacultura riesca a preservare la fertilità del terreno. Sabar, responsabile del centro, ci spiega: "Le colture vengono solitamente piantate secondo uno schema specifico, che permette di trattenere più facilmente l'acqua intorno alle radici delle piante". Il terreno, di conseguenza, resta ricco di sostanze nutritive e può essere riutilizzato più volte. Grazie all'introduzione di vivai per ospitare le colture, si riesce inoltre a non sovraccaricare i terreni scoscesi e creare un ambiente di coltivazione più stabile.

Sabar stesso non è nuovo alla pratica permacultura, anzi, è un vero e proprio esperto. Il suo viaggio nel mondo della rigenerazione è iniziato all'età di 12 anni, quando è stato adottato in un centro di permacultura a Bali dopo aver perso la sua famiglia a causa dello tsunami di Sumatra. Qui ha chiaramente trovato la sua passione, e a soli vent'anni è diventato il consulente principale del centro. È stato proprio in quegli anni che il buying team ha preso contatti con l'organizzazione per supportarla nel lavoro con le comunità locali nel distretto di Gayo Lues, a Sumatra. Dopo aver trovato l'amore all’interno dell'OIC, Sabar ha deciso di tornare nella sua terra d’origine e guidare programmi di formazione per incoraggiare l’uso di pratiche agricole più sostenibili. 

Con l'aumento della domanda di oli essenziali, si espandono anche le aree dedicate alla coltivazione. Attualmente i cespugli di patchouli ricoprono diversi ettari di terreno, e la popolarità del suo olio essenziale continua a crescere. Il GPC e le persone impegnate nella coltivazione di patchouli a Sumatra si trovano dunque di fronte a una sfida: continuare a lavorare utilizzando pratiche rigenerative, mantenendo allo stesso tempo un reddito costante. Il GPC si occupa di formare e trasferire competenze a chi coltiva il patchouli, affinché si continui a diffondere l’uso di pratiche rigenerative e si produca un olio essenziale di qualità eccellente. Quando Lush acquista quest’olio essenziale dal GPC, parte dei fondi viene destinata alla gestione e al mantenimento del centro, così da poter garantire la continuità e il costante aggiornamento delle attività di formazione. Il resto dei fondi va direttamente a chi lavora nelle coltivazioni.

Così facendo, dunque, viene sostenuto il reddito delle persone coinvolte nella coltivazione e nella produzione di oli essenziali, incoraggiando allo stesso tempo l’impiego di pratiche agricole sostenibili. In molte coltivazioni della zona si utilizza un distillatore di oli essenziali alimentato da una piccola diga idroelettrica, installata su un fiume vicino. Ciò significa che la grande quantità di energia necessaria per il processo di distillazione viene generata da una fonte rinnovabile, la prima di questo tipo che abbiamo visto da Lush, anziché essere ottenuta dalla combustione di legna in distillerie sparse per la foresta. Producendo e vendendo questi oli essenziali, si raccolgono i fondi necessari per continuare a diffondere la conoscenza e la pratica della permacultura.

In questo decennio di collaborazione tra Lush e l'OIC abbiamo creato un fiorente sistema di permacultura per le coltivazioni di Sumatra e continuiamo a potenziare e diffondere l’impiego di pratiche rigenerative. Oggi acquistiamo patchouli coltivato in modo sostenibile da sei diversi villaggi della regione. Ma di strada da fare ce n’è ancora tanta, e la biodiversità di Sumatra è ancora in pericolo. Con il costante impegno del GPC, vogliamo ispirare le generazioni future e tutte le persone coinvolte nella coltivazione di patchouli: creando un ponte tra la comunità locale e la rigenerazione del territorio, possiamo far emergere l’importanza del suo patrimonio naturale. 

Testo inglese originale di Lauren Collins

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