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Cercando il neroli da agricoltura rigenerativa

Luminoso e ritemprante, il neroli viene apprezzato per il suo gioioso profumo e le sue proprietà calmanti sulla pelle. Tuttavia, in considerazione delle scarse quantità disponibili a livello globale, Lush sta prendendo misure importanti per far in modo che il proprio consumo di neroli sia il più rigenerativo possibile.

Oggi il neroli, con i suoi vivaci sentori, è uno degli oli essenziali più utilizzati nei cosmetici. Ricavato dai fiori dell’arancio amaro - hanno un profumo meraviglioso! - l’olio essenziale di neroli, illuminante e floreale, vanta moltissime proprietà benefiche che lo rendono una vera ‘chicca’ per i capelli, per la pelle e anche per lo spirito.

Il suo utilizzo attraverso i secoli è ben documentato. In passato, le persone utilizzavano l’olio essenziale di neroli per curare le piaghe e alleviare la febbre. Anche se la scienza odierna ha fatto notevoli passi avanti rispetto ad allora, in un certo senso anche i nostri antenati avevano già intuito che il neroli avesse proprietà antimicrobiche e antiossidanti (come è stato poi effettivamente e scientificamente provato). Molto probabilmente non viene più utilizzato per curare le piaghe, ma si usa nei prodotti con qualità protettive come ad esempio le creme con protezione antinquinamento o i trattamenti per stimolare la capacità rigenerativa delle cellule.

L’olio essenziale di neroli è diventato particolarmente famoso nel XVII secolo grazie ad Marie-Anne de La Tremoille (1642-1722), una sorta di principessa ‘influencer’ di Nerola - una città non distante da Roma - che amava profumarsi con l’olio essenziale di neroli. I più modaioli dell’epoca s’ispiravano a lei, e così il neroli diventò un vero e proprio trend nelle reali corti d’Europa. A quanto si dice, Maria Antonietta e lo stesso Napoleone, fan della Tremoille, lo utilizzavano quotidianamente come profumo e dopobarba.

L’olio essenziale di neroli, oggi utilizzato soprattutto nei profumi, viene aggiunto ai prodotti proprio per le sue luminose note olfattive: è infatti l’unico olio essenziale di cui sia stata provata scientificamente la capacità di stimolare la produzione di serotonina a livello cerebrale: in altre parole, mette di buonumore! Non solo il neroli si abbina molto bene ad altre note olfattive, ma agisce anche come fissativo naturale aiutando quindi a conservare la composizione degli altri ingredienti contenuti nel prodotto, facendo sì che i profumi rimangano inalterati più a lungo.

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